Quota 100!

OLEVANO ROMANO – Traguardo raggiunto anche per Lino Angelini: terzo atleta in ordine di tempo a collezionare 100 gare in neroviola. E lo ha fatto in grande stile, lungo i 42 chilometri della Neapolis Marathon.
Fulgido esempio di tenacia e follia, mai schiavo dei risultati, Lino incarna a pieno i capisaldi dell’Olibanum Overrunners.

Cento gare in canotta neroviola: raccontaci le tue sensazioni ripercorrendo insieme questo lungo cammino.
Sono molto felice di continuare ad essere partecipe di quest’avventura con tutti voi.

Scaviamo un po’ nel passato: come, quando e perché hai deciso di iniziare a correre?
Sono stato iniziato a quest’attività sportiva da mio cugino che era più grande di me ed io avevo 16 anni. Nel tempo ho smesso per poi riprendere verso i 40 anni, fino ad arrivare alla nostra squadra.

La gara che ricordi con più emozione?
L’ultima gara è sempre la migliore.

E quella che invece vorresti cancellare?
Nessuna. Le gare sono tutte belle.

C’è una gara che vorresti correre, una sorta di sogno nel cassetto?
In realtà è da qualche anno che penso di partecipare alla “100 chilometri del Passatore”. Non so se questo sogno si potrà avverare.

La tua “leggerezza” nell’affrontare la corsa è fonte d’ispirazione per molti. Raccontaci il tuo originale metodo d’allenamento basato sul “non preparare” le gare.
Esatto, hai colto nel segno! Il mio metodo è l’improvvisazione e andare a sensazione.

Quali progetti hai per la prossima stagione?
Nell’ottica del mio metodo di allenamento… non ho progetti.

Ora usciamo un po’ dal mondo della corsa. Raccontaci quali sono le altre tue passioni.
Io sono due gambe dedicate alla corsa e due braccia dedicate all’agricoltura e ai miei animali e ad Assuntina (la sua asina ndr).

Se dovessi promuovere uno spot per avvicinare le persone alla corsa, quali parole e quali concetti useresti?
Leggere i punti dall’1 all’8.

E per farle entrare nel mondo neroviola?
Ma perché? Non sono stato chiaro?