COLLEFERRO - Christian Milana, presidente dell'Olibanum Overrunners, domenica scorsa al Trofeo santa Barbara ha collezionato la centesima presenza in gare ufficiali con la maglia neroviola. Scopriamo dalle sue parole il riassunto di questo splendido percorso.
Cento gare in canotta neroviola. Il primo atleta a tagliare questo traguardo. Cosa si prova?
Sicuramente un gran bell’obiettivo, una grande soddisfazione. Questa società è nata a livello di amicizia, ma con gli anni stiamo crescendo a livello di impegno e serietà. È bello essere da esempio per le nuove generazioni. Un traguardo che vale più di tante vittorie.
Raccontaci il momento più bello di questi primi cinque anni da presidente dell’Olibanum Overrunners.
Direi la prima gara ufficiale, la Corribefana 2018. Eravamo in sei ed è stato un momento importante. Un sogno che si realizzava.
La tua gara da incorniciare?
A livello personale direi la Maratona di Roma del 2019. Aver portato il nome dell’Olibanum Overrunners tra i primi trenta arrivati in una Maratona internazionale è stata una bella soddisfazione.
E quella da dimenticare?
La Maratona di Latina del 2019 perché mi sentivo abbastanza sicuro, mi ero preparato bene e potevo fare un grande risultato. Potevo vincere, ma purtroppo l’influenza a una settimana dal via mi ha messo ko.
Domenica 11 dicembre andrà in scena la settima edizione della Genus Solis Invicti. Come procedono i preparativi?
Non vorrei parlare, ma quest’anno dopo diversi anni difficili, tutto sembra procedere speditamente grazie anche ai nuovi arrivati in società che ci stanno dando una grande mano. Sono molto fiducioso.
Quali sono i tuoi obiettivi personali e quelli del team per la prossima stagione?
A livello personale mi piacerebbe correre una gran bella Maratona, magari ritoccando il personale. Mentre a livello societario vorrei continuare a vedere lo spirito che ho visto in questi ultimi mesi, vale a dire l’unione, la partecipazione e soprattutto l’entusiasmo. I ragazzi sono stati fantastici.
Ora usciamo un po’ dal mondo della corsa. Raccontaci quali sono le tue altre passioni.
La musica e lo sport in generale. E poi ho la malattia per il Napoli.
Lo scudetto del Napoli per un mese di astinenza dalla corsa. Firmeresti?
Mi dispiace, ma anche con tutto il bene che voglio al Napoli non ce la farei mai. Dopo due giorni senza correre già soffro, figuriamoci dopo un mese. Dai facciamo due settimane e chi ci rimette ci rimette!
Se dovessi promuovere uno spot per avvicinare le persone alla corsa, quali parole e quali concetti useresti?
Non è una domanda facile. Me la sono posta parecchie volte. Più che trasmettere la passione non puoi fare. Le parole non riescono a esprimere ciò che si prova. Bisogna provare e vivere ogni giorno le emozioni che ti trasmette. La corsa è sofferenza che si trasforma in soddisfazione.
E per farle entrare nel mondo neroviola?
Si entra in una famiglia e si assapora la vera amicizia.
Ad maiora semper
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