La Gravidanza ai tempi del Covid-19

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La pandemia ha messo a dura prova tutti noi, a livello economico, di qualità di vita, di abitudini, di rinunce. Oggi ho voluto raccogliere la testimonianza di quattro donne che in questo periodo particolare stanno affrontando la maternità: Beatrice (28), Nicoletta (39), Sonia (39), Vanessa (36). Per tutte si tratta della prima gravidanza. Ringrazio le amiche che si sono prestate a dare voce ai loro pensieri e alle loro emozioni, lasciando a chi legge la possibilità di riflettere sui propri e trovare fonte di supporto. In bocca a lupo a tutte le donne che stanno vivendo il cammino più bello, dove il punto d'arrivo è la vita.
Buona lettura!

 

1) A quale mese di gravidanza sei?

B: Ottavo mese.

N: Tra una settimana entro nel quinto mese di gravidanza.

S: Al quarto mese.

V: Sono al sesto mese di gravidanza e precisamente 22 settimane e 2 giorni.

 

2) Sarà un maschietto o una femminuccia?

B: Sarà un maschietto.

N: Sarà una femminuccia.

S: Femminuccia.

V: Siamo in attesa di una femminuccia, così come avevo sognato qualche giorno prima di sapere che ero in dolce attesa.

 

3) Qual è stata la tua reazione quando hai saputo di essere incinta nel pieno della pandemia?

B: Ho scoperto di essere incinta a metà novembre, in tempi non ancora troppo sospetti diciamo. Nonostante tutto è stato strano, dovevamo sposarci a settembre e avevamo fermato quasi tutto, quindi la nostra reazione alla notizia è stato un mix di gioia, paura e "ora come facciamo"? Quando è dilagata la pandemia ero al quinto mese di gravidanza e all'inizio non ho realizzato nell'immediato cosa stava succedendo, pensavamo ad una semplice influenza come ci dicevano. Quando abbiamo capito che la situazione era veramente seria subito c'è stato un sentimento di rabbia. Siamo ancora separati per via della quarantena (il mio compagno è rimasto bloccato a Cuneo dove gestisce un ristorante e ha avviato un'azienda agricola). Una volta compresa la situazione, devo dire che personalmente ho provato uno stato di serenità, dovuto sicuramente agli ormoni della gravidanza che ti fanno sentire invincibile a volte, e ho sfruttato questo tempo per prendere piena consapevolezza di quello che stava succedendo a me e intorno a me e per pianificare al meglio l'arrivo di questo piccoletto.

N: Ho saputo di essere incinta una decina di giorni prima che scoppiasse la pandemia, si parlava di Coronavirus in Cina, ma ovviamente non mi aspettavo che sarebbe successo tutto questo. Ero a casa mia a Roma dalla mia famiglia e nel volo di ritorno per casa ho capito che questo Covid19 avrebbe colpito tutti noi. Le prime settimane di gravidanza sono state piene di paure, dubbi, emozioni e incertezze. Il divieto di uscire, di parlare con le amiche e con la famiglia, di andare dal dottore con il mio compagno sono state grandi privazioni. Poi, come a tutto del resto, ci si abitua a convivere anche con una pandemia mondiale e ho pensato che l’arrivo di una figlia in questo momento fosse una benedizione e una gioia che avrebbe annullato il buio che il mondo stava vivendo.

S: Nel pieno della settimana di pandemia abbiamo ascoltato per la prima volta il suo battito e di fronte a quell'emozione così forte non c'è stata nessuna preoccupazione per il virus, ma solo gioia infinita per la notizia appresa.

V: Ho scoperto di essere incinta i primi di gennaio quando per fortuna ancora non eravamo e nemmeno sospettavamo di cosa stesse per accadere. Poi purtroppo da fine febbraio, primi di marzo, ho preso cognizione di quello che stava accadendo ed ho iniziato la vera quarantena dal 9 marzo, lavorando da casa, non andando più al supermercato/farmacia e acquisti vari. Ovviamente anche gli incontri/controlli con il ginecologo si sono bloccati improvvisamente ed abbiamo aspettato qualche giorno in più per il controllo di routine con ecografia.

 

4) E quella del tuo partner?

B: Vedi risposta 3

N: Il mio compagno è un uomo puro senza ombre, abbiamo voluto e cercato questo figlio e ha condiviso con me preoccupazioni, ansie, gioia e pianti sin dal primo momento. Fino alla notizia di un figlio io ero la parte che prendeva in mano tutte le situazioni, ma sin dal primo momento l’ho visto diventare padre e uomo.

S: Vedi risposta 3

V: Mio marito mi ha impedito di uscire! Devo dire che di tutti i giri fuori casa si è occupato solo lui. Ha anche lui sospeso la sua attività di lavoro iniziando a svolgere la sua professione da casa.

 

5) I vostri cari sono stati supportivi entusiasti o catastrofici?

B: Attorno per fortuna avevo una solida rete di sostegno, cosa che non pensavo e invece questa pandemia mi ha fatto riscoprire davvero il valore della mia famiglia, quanto bastava poco per trovare un equilibrio e contare l'uno sull'altro. Essendo sola per via della pandemia, mia madre e mio padre mi hanno accompagnato ad ogni singola visita, ogni analisi, ogni ecografia e hanno visto crescere la pancia insieme a me e hanno sentito i primi movimenti di quel piccolo scricciolo.

N: I nostri cari sono stati immediatamente molto supportivi e hanno appoggiato con gioia ed entusiasmo questo momento. La mia famiglia è molto lontana, ma non sono mai mancate videochiamate di conforto e di aiuto.

S: Assolutamente tutti entusiasti per la bellissima notizia, condivisa sopratutto in un momento così delicato. Una nuova vita, una speranza.

V: Da quando è scattata per tutti la quarantena le persone più vicine mi hanno protetto molto e da subito ci hanno aiutati nelle varie uscite essenziali (spesa, farmacia...). Fortunatamente siamo stati tutti molto positivi cercando di non farci assalire dai pensieri negativi.

 

6) Come hai affrontato la nuova modalità dei controlli in ospedale o presso gli ambulatori?

B: Alcune visite in ospedale sono state rimandate per via dell'emergenza quindi la mia ginecologa ha continuato a seguirmi privatamente. Appuntamenti a un'ora l'una dall'altra per evitare che le pazienti si incontrassero, tutti con le mascherine e igienizzazione pre e post visita. Ovviamente anche se non vedevo l'ora di vedere come era cambiato il mio bambino in quel mese, era tutto molto strano e surreale. Il fatto anche solo di domandarmi se avessi messo bene i guanti prima di digitare il PIN del bancomat o se mi fossi disinfettata bene le mani prima di uscire. Insomma diciamo che ogni cosa che prima facevamo con normalità veniva messa in dubbio, anche aprire una porta.

N: Mi sono dovuta adeguare alle nuove disposizioni del governo in merito a visite mediche e controlli in ospedale. Non sono una persona molto apprensiva e sono andata alle visite di controllo senza particolari ansie. Il mio rammarico più grande è che un neopapà sia stato privato della gioia della prima ecografia e non abbia potuto sentire dal vivo il piccolo cuore che batte dentro di me. Questo è il mio unico grande dispiacere.

S: Bene, una volta che prendi coscienza della situazione ti adegui a tutte le misure di sicurezza previste.

V: In ospedale sto cercando di non andare ed il mio ginecologo mi riceve presso strutture private dove ovviamente gli accessi sono molto inferiori rispetto alle strutture pubbliche. Purtroppo dalla quarantena sono andata sempre da sola sia ai controlli sia all'ecografia morfologica perché non fanno entrare nemmeno mio marito. Essendo la prima gravidanza non vi nego che il dispiacere è molto. Ogni ecografia ti fa scoprire qualcosa di nuovo di lei e non poterla condividere con il papà è dura. Ci si sente sole, ma ho cercato di filmare e fotografare tutto così da renderlo partecipe appena uscivo dalle visite. Questo anche con la complicità del ginecologo che mi segue. Conoscendoci sa quanto è premuroso mio marito e sopratutto le emozioni che perde non vedendo in tempo reale tutti i movimenti della sua bimba ripresa con l'ecografia.

 

7) Quali attività hai svolto per il tuo benessere psicofisico?

B: In questo periodo ho avuto anche la fortuna di avere il sostegno della mia psicoterapeuta che mi riportava alla realtà ogni volta che i pensieri potevano prendere il sopravvento. Inoltre ho iniziato a fare yoga in gravidanza e respirare mi aiuta moltissimo. Che poi, se ci pensiamo, è la cosa più naturale che possiamo fare e quindi immaginavo di inspirare sicurezza ed espirare le mie paure.

N: Durante le settimane di clausura completa ho svolto lezioni online di pilates e yoga e ho condiviso videochiamate con la mia famiglia spagnola dove svolgevamo sessioni di stretching casalingo. Ora che sono consentite le passeggiate esco tutti i giorni per 30/35 minuti di camminata veloce e continuo a seguire lezioni online di respirazione e preparazione del pavimento pelvico.

S: Nella prima fase, stando sempre a casa, ho praticato yoga e ginnastica dolce indicata per il primo trimestre di gravidanza.

V: Purtroppo poche. Ho provato a fare qualche lezione di pilates scaricandomi una app sul cellulare, ma devo dire che è durato molto poco. Ora ho scoperto che la mia insegnante di pilates sta facendo delle lezioni online e sto cercando di farmi inserire in qualche gruppo di future mamme o qualche corso più leggero da affrontare.

 

8) Ora che siamo nella fase 2, è cambiato il tuo stato d’animo? E se sì, come?

B: Non esco di casa, a parte per le visite e le analisi, dal 1 marzo e ora che siamo nella fase 2 inizialmente la mia reazione per assurdo è stata di paura e rabbia. Ho subito pensato: "Se adesso escono tutti di nuovo e non seguono bene le regole ne pagheremo tutti le conseguenze, anche peggio di prima. E se c'è una possibilità che il mio compagno possa assistere al parto, magari adesso per la stupidità di qualcuno sarò costretta a stare da sola. E se non ce la faccio? E se qualcuno dei miei cari lo prende io come faccio?". Questi sono stati i pensieri più brutti che ho avuto e che hanno scatenato la paura. Ma parlandone ho cercato di allontanarli e ho cercato di avere fiducia. Ho pensato che in fondo nessuno vuole stare male e che quindi ognuno di noi ci avrebbe messo del suo per fare andare bene le cose.

N: Sì, mi sento molto più serena e piena di speranza per il futuro, è come vedere la luce in fondo al tunnel. Mi sento molto più tranquilla anche perché quando si supera il primo trimestre vengono messe da parte molte ansie e paure, si conosce il sesso del bimbo, si fanno i test prenatale e quindi cambia proprio il modo di vivere la gravidanza. Ci sono ancora parecchie restrizioni, ma il fatto di potersi permettere una bella passeggiata all’aria aperta ha cambiato notevolmente il modo di affrontare le giornate e si ricomincia a pianificare il futuro: dal semplice “ora vado a scegliere il primo vestitino”, al “vado a provarmi quella tutina premaman”... Piccole cose a lungo, troppo a lungo, sottovalutate. La fase due mi da anche la speranza che presto possa riabbracciare la mia famiglia e i miei amici di Roma che mi possano vedere con il pancione e che possa abbandonarmi presto tra le braccia di mia mamma.

S: Potendo uscire faccio delle passeggiate, questo è di aiuto al mio stato psicofisico.

V: Ancora non mi sento molto tranquilla ed evito comunque di andare a fare spesa, tranne in dei piccoli locali sotto casa, perché incontrare tante persone tutte insieme mi mette uno stato di agitazione che vorrei evitare. Nelle ultime tre settimane sono tornata a lavoro potendomi gestire il tempo e lo spazio. Infatti svolgo la mia attività di avvocato all'interno dello studio professionale personale. A studio siamo soltanto mio marito ed io. L'attività è parzialmente sospesa, non riceviamo né abbiamo fatto rientrare collaboratori. Il lavoro si svolge tutto telefonicamente e via mail.

 

9) Vuoi dare un consiglio e dei suggerimenti alle future mamme che leggono?

B: Alle mamme che leggono vorrei suggerire di ascoltarsi, prendere consapevolezza di sé e del miracolo che stanno per portare al mondo. Ascoltate le paure perché ci saranno, fatele vostre e poi lasciatele andare. A volte anche abbandonarsi a queste emozioni, come ansia e paura, che non capitano a caso, ma ci stanno solo dicendo qualcosa, può essere liberatorio. E rivolgersi ad un professionista come uno psicologo o uno psicoterapeuta può essere un ottimo strumento in qualunque momento della nostra vita. Chiedere aiuto ci rende più forti.

N: Sì, vi avranno detto cento volte che la gravidanza è il periodo più bello del mondo. Beh, io voglio dire che non è sempre così. Voglio dire alle future mamme che ci saranno giorni di tremenda paura, di apprensione, di terrore nell’attendere le risposte dei test prenatali. Ogni piccolo disturbo vi porterà ad avere paura e a pensare al peggio. È così, è questa la verità. Ma vedere il corpo cambiare, il seno crescere, sentire il battito del vostro bimbo, progettare una cameretta, stare a letto distesi con il compagno e immaginare come sarà, litigare per il nome... la gravidanza è tutto questo . Il momento più bello del mondo sarà per tutte noi quando il bimbo verrà messo per la prima volta tra le nostre braccia. Quindi il mio consiglio è di godervi tutto, gioie e dolori, risate e pianti e non sentitevi in colpa se ogni tanto vi sentirete tristi e penserete “chi me l’ha fatto fare”. È tutto normale… questa è la bellezza della gravidanza. Un suggerimento: non aprite google per ogni sintomo... vi distruggerà; e non leggete i forum delle varie mammole, pancine, lattine... affidatevi solo al vostro ginecologo.

S: Consigli e suggerimenti non mi sento in grado di darli. Sono sicura che l'amore incondizionato verso questa nuova vita ci renderà più forti e coraggiose di quello che immaginiamo e ci supporterà nei momenti di sconforto.

V: Per quanto riguarda il mio percorso (sino al sesto mese), posso dire che è un'esperienza magnifica. È vero lo dicono tutte, ma davvero ti riempie le giornate di amore. Non c'è un momento in cui pensi di essere sola. Sì, i primi mesi, quando ancora non la senti muovere, ci sono momenti in cui quasi non te ne accorgi nemmeno, ma da quando la pancia cresce e appena inizia a sentirsi tutto cambia! Quindi il consiglio è quello di godervi ogni giorno! Perché ogni sera che si torna a casa si hanno sensazioni e pensieri diversi. Il mio suggerimento è di essere positive! La gravidanza è una prova psicologica infinita. Per tanti motivi: per le mille paure, per i mille dubbi, per i pensieri su come sarà, se sarò in grado di essere una buona mamma, se sarò brava come la mia lo è stata con me. Tante domande alle quali sostanzialmente non ci sono risposte certe, ma alle quali si può sopperire solo con il pensiero positivo!

 

10) Quale sarà il nome?

B: Il nome che abbiamo scelto per nostro figlio è Dante Alberto. Un po' anticonvenzionale, ma è il nome di uno dei più grandi poeti italiani e di un nonno saggio che mi ha insegnato la maggior parte delle cose che so.

N: Bianca

S: Il nome della mia bimba sarà Beatrice, una scelta voluta da entrambi.

V: Sul nome siamo ancora indecisi. Posso dire che l'indecisione è tra Beatrice e Lavinia. Ne abbiamo già scartati tanti, ma questi ci piacciono entrambi.

 

Alessia Pavoni
 


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