Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il fisico e la mente di tutti. Chiusi in casa le giornate trascorrono lente, scandite da tg e bollettini della Protezione Civile. Lo sconforto per le migliaia di morti si mescola quotidianamente al sollievo per i guariti e alla speranza per i nuovi contagi. Una situazione distopica che non avremmo mai immaginato di vivere, ma con la quale dobbiamo per forza fare i conti. Proviamo ad allentare la tensione con una serie d’interviste ai nostri atleti neroviola. Vediamo di che pasta sono fatti gli Overrunners!
FRANCESCO MIDDEI da Olevano Romano
1) Vai a lavoro, lavori da casa o sei a riposo forzato?
Fortunatamente lavoro in un’azienda che già prima di questo casino ci permetteva di lavorare da casa quando ne avevamo bisogno, per cui eravamo pronti e sto continuando a fare il mio lavoro anche se in modo molto diverso. Mi mancano i colleghi, le relazioni umane ed il mio bell’ufficio, ma posso e devo comunque ritenermi fortunato.
2) Come procede la convivenza imposta con mogli/mariti, figli e/o altri familiari?
Mi sono trasferito ad Olevano dai miei genitori così i bambini possono almeno giocare in giardino. Direi che va molto bene, in appartamento a Roma saremmo impazziti.
3) Quanti chili hai messo su?
Ho deciso di controllarli solo alla fine delle restrizioni, ma mi sono dato l’obiettivo di non prenderne più di 3.
4) Cosa fai per mantenerti in forma?
Oltre ai giochi con i bambini (molto impegnativi) cerco di andare a correre sotto casa (alla scuola) almeno 3 volte a settimana, ovviamente rispettando sempre distanze e misure di sicurezza.
5) Stai leggendo? Se sì cosa?
Oltre ad una marea di articoli sulle curve epidemiologiche, sto rileggendo “Il Barone rampante” di Calvino.
6) In molti si stanno cimentando nelle attività più disparate (cucina, bricolage, modellismo, giardinaggio…). Tu hai scoperto virtù nascoste?
Ho costruito una casetta in giardino per i bimbi, una carrucola per farli “volare” tra due alberi e sto progettando una casetta su un albero.
7) Se ti chiedessero di fare a meno di qualcosa per tornare subito “libero” a cosa saresti disposto a rinunciare?
Ho già rinunciato ad un viaggio a Dubai e a alla mezza maratona di Heidelberg, direi che può bastare!
8) L’impellente quanto deplorevole bisogno di commentare, sentenziare e lanciare anatemi insito nell’animo italico (il più delle volte senza avere competenze sul tema trattato) ha trovato terreno fertile con la diffusione del Coronavirus. Anche noi runner siamo stati (e siamo tuttora) bersaglio di critiche. Cosa pensi al riguardo?
Penso che tutti noi dovremmo usare il buon senso: se noi runner rispettiamo le regole correndo da soli e vicino casa non c’è nulla di male, non possiamo essere untori. Quelli che ci criticano probabilmente hanno molta rabbia repressa e forse anche giustificata, ma dovrebbero usare il buon senso anche loro.
9) Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Ho alcuni amici che purtroppo hanno contratto il virus, ora stanno meglio ma ho passato alcune brutte settimane. La paura più grande è ovviamente che sia contagiato uno dei familiari più stretti.
10) Qual è la prima cosa che farai quando riacquisteremo la libertà?
Un bel viaggio!
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