Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il fisico e la mente di tutti. Chiusi in casa le giornate trascorrono lente, scandite da tg e bollettini della Protezione Civile. Lo sconforto per le migliaia di morti si mescola quotidianamente al sollievo per i guariti e alla speranza per i nuovi contagi. Una situazione distopica che non avremmo mai immaginato di vivere, ma con la quale dobbiamo per forza fare i conti. Proviamo ad allentare la tensione con una serie d’interviste ai nostri atleti neroviola. Vediamo di che pasta sono fatti gli Overrunners!
ROBERTO ROVAZZANI da Olevano Romano
1) Vai a lavoro, lavori da casa o sei a riposo forzato?
Alterno giorni di ferie a giorni di lavoro. Anche se i cantieri sono chiusi il lavoro di ascensorista rientra nel codice Ateco autorizzato. Siamo attualmente alle prese su impianti nelle strutture sanitarie destinate ad accogliere pazienti COVID-19 e nei condomini che autorizzano di continuare le attività già iniziate prima dell'emergenza.
2) Come procede la convivenza imposta con mogli/mariti, figli e/o altri familiari?
Nei giorni che sono a casa cerco di dare una mano a mia moglie nelle normali faccende quotidiane e soprattutto cerco di non essere troppo d’intralcio....
3) Quanti chili hai messo su?
Avevo il timore di salire sulla bilancia, ma fortunatamente ne ho presi soltanto un paio.
4) Cosa fai per mantenerti in forma?
Sto sfruttando la bici ellittica acquistata qualche anno fa e tre volte a settimana mi alleno la mattina presto vicino casa senza dare nell’occhio e soprattutto senza dare fastidio a nessuno.
5) Stai leggendo? Se sì cosa?
Mi tengo informato sull’andamento della pandemia attraverso quotidiani e telegiornali vari.
6) In molti si stanno cimentando nelle attività più disparate (cucina, bricolage, modellismo, giardinaggio…). Tu hai scoperto virtù nascoste?
Non mi annoio e sopratutto non faccio annoiare mia moglie e i due ragazzi. Non so se è una fortuna, ma mi diletto molto bene in cucina con buoni risultati: stiamo sperimentando delle ricette tutte nuove. E non solo. Sto approfittando di questo momento di rallentamento del lavoro per fare dei piccoli interventi di rifinitura lasciati indietro, quando due anni fa facemmo dei lavori di ristrutturazione di casa.
7) Se ti chiedessero di fare a meno di qualcosa per tornare subito “libero” a cosa saresti disposto a rinunciare?
A malincuore, ma farei a meno della mia birra.
8) L’impellente quanto deplorevole bisogno di commentare, sentenziare e lanciare anatemi insito nell’animo italico (il più delle volte senza avere competenze sul tema trattato) ha trovato terreno fertile con la diffusione del Coronavirus. Anche noi runner siamo stati (e siamo tuttora) bersaglio di critiche. Cosa pensi al riguardo?
Credo veramente che la gente abbia molta paura della situazione che stiamo vivendo, accompagnata anche da una informazione non molto chiara. Il tutto condito dalla maggior parte delle trasmissioni televisive che per aumentare l’audience non badano a spese. Tutto ciò ha suscitato le paure più recondite che fanno vedere i runner come gli untori e propagatori del virus.
9) Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Quello che succederà domani. Una volta finita l’emergenza come saremo cambiati? Come ci potremmo e dovremmo relazionare con gli altri?
10) Qual è la prima cosa che farai quando riacquisteremo la libertà?
Ancora non so cosa sarei in grado di fare. Sicuramente abbraccerei tutti i miei parenti e amici, ovviamente rigorosamente di corsa, e voglio subito buttare giù un programma per preparare una bella mezza maratona. Anzi colgo l’occasione per dire al mister di prepararne una per me bella tosta!
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