Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il fisico e la mente di tutti. Chiusi in casa le giornate trascorrono lente, scandite da tg e bollettini della Protezione Civile. Lo sconforto per le migliaia di morti si mescola quotidianamente al sollievo per i guariti e alla speranza per i nuovi contagi. Una situazione distopica che non avremmo mai immaginato di vivere, ma con la quale dobbiamo per forza fare i conti. Proviamo ad allentare la tensione con una serie d’interviste ai nostri atleti neroviola. Vediamo di che pasta sono fatti gli Overrunners!
SIMONA MAGRINI da Cave
1) Vai a lavoro, lavori da casa o sei a riposo forzato?
Alterno una settimana a lavoro e una a casa.
2) Come procede la convivenza imposta con mogli/mariti, figli e/o altri familiari?
Procede bene.
3) Quanti chili hai messo su?
Niente. Per fortuna mi contengo con il cibo.
4) Cosa fai per mantenerti in forma?
Fortunatamente ho un tapis roulant a casa.
5) Stai leggendo? Se sì cosa?
Per ora non ho ancora iniziato a leggere niente.
6) In molti si stanno cimentando nelle attività più disparate (cucina, bricolage, modellismo, giardinaggio…). Tu hai scoperto virtù nascoste?
Ho la passione per la cucina e ogni giorno mi cimento nella preparazione di qualcosa che non ho mai fatto e che normalmente non ho tempo di fare.
7) Se ti chiedessero di fare a meno di qualcosa per tornare subito “libera” a cosa saresti disposta a rinunciare?
Alla colazione al bar. È un’abitudine di cui non riesco a fare a meno.
8) L’impellente quanto deplorevole bisogno di commentare, sentenziare e lanciare anatemi insito nell’animo italico (il più delle volte senza avere competenze sul tema trattato) ha trovato terreno fertile con la diffusione del Coronavirus. Anche noi runner siamo stati (e siamo tuttora) bersaglio di critiche. Cosa pensi al riguardo?
Puntare il dito contro qualcuno forse è la cosa più semplice. In questo periodo di coprifuoco, chiusi in casa a rimbambirci con la tv, che un minuto dice una cosa e un attimo dopo dice il contrario, credo invece sia opportuno riflettere sul modo di vivere il prossimo futuro. Sull’importanza di muoversi a piedi o in bici. Lasciar perdere le macchine e abituarsi a correre all’aria aperta. Cosicché l’importanza di muoversi venga recepita da tutti. Giovani e vecchi.
9) Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura più grande è di contrarre il virus e dovermi allontanare da mio figlio e dai miei cari.
10) Qual è la prima cosa che farai quando riacquisteremo la libertà?
La prima cosa che farò è quella di abbracciare le persone che ho nel cuore e logicamente ci andrò di corsa perché la vita con un paio di scarpe da running ai piedi è più bella assai.
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