Michele VS Coronavirus

Il Coronavirus sta mettendo a dura prova il fisico e la mente di tutti. Chiusi in casa le giornate trascorrono lente, scandite da tg e bollettini della Protezione Civile. Lo sconforto per le migliaia di morti si mescola quotidianamente al sollievo per i guariti e alla speranza per i nuovi contagi. Una situazione distopica che non avremmo mai immaginato di vivere, ma con la quale dobbiamo per forza fare i conti. Proviamo ad allentare la tensione con una serie d’interviste ai nostri atleti neroviola. Vediamo di che pasta sono fatti gli Overrunners!

MICHELE MIRTI da Olevano Romano

1) Vai a lavoro, lavori da casa o sei a riposo forzato?
Purtroppo non posso lavorare da casa, ma continuo a dedicarmi ai miei studi universitari. Altro che riposo!

2) Come procede la convivenza imposta con mogli/mariti, figli e/o altri familiari?
La convivenza familiare è pacifica come al solito, con la sola differenza che in questo particolare momento, chiusi in un ambiente così ristretto, vengono ad addensarsi molte, forse troppe preoccupazioni e incertezze.

3) Quanti chili hai messo su?
Non troppi! Tuttavia, praticando meno attività aerobica e più palestra (ovviamente in casa) e, in più, non avendo cambiato le mie abitudini alimentari (sia quelle buone che quelle cattive), ho messo su 4-5 Kg tra massa grassa e massa muscolare.

4) Cosa fai per mantenerti in forma?
Faccio esercizi da palestra a corpo libero o con leggeri sovraccarichi per mantenere il fisico tonico e soprattutto resistente alla fatica. Ah! Da pochi giorni ho cominciato a testare l’aerobica in casa, che consiglio vivamente di provare (lascio un link del canale YT che sto seguendo: https://www.youtube.com/channel/UCg-RnRrxsogxKgj7341ewEQ).

5) Stai leggendo? Se sì cosa?
Leggo i quotidiani online per tenermi informato come al solito e… il Codice Civile perché me lo impone lo studio.

6) In molti si stanno cimentando nelle attività più disparate (cucina, bricolage, modellismo, giardinaggio…). Tu hai scoperto virtù nascoste?
Ho deciso di cimentarmi nella pasticceria, preparando dei muffin con gocce di cioccolato. Risultato? Passabili. Ritenterò!

7) Se ti chiedessero di fare a meno di qualcosa per tornare subito “libero” a cosa saresti disposto a rinunciare?
Può sembrare strano, ma non rinuncerei a niente perché non mi sento assolutamente in gabbia. Piuttosto penso che questo periodo di “reclusione” possa giovare alla nostra mente, rafforzandola. Quando verremo fuori dall’attuale situazione valorizzeremo al meglio tutto ciò a cui abbiamo dovuto rinunciare, soprattutto la vicinanza fisica degli affetti più cari.

8) L’impellente quanto deplorevole bisogno di commentare, sentenziare e lanciare anatemi insito nell’animo italico (il più delle volte senza avere competenze sul tema trattato) ha trovato terreno fertile con la diffusione del Coronavirus. Anche noi runner siamo stati (e siamo tuttora) bersaglio di critiche. Cosa pensi al riguardo?
Per nostra sfortuna, l’attenzione dell’opinione pubblica è stata catalizzata su un hobby praticato da tantissime persone anziché sull’atteggiamento di un certo numero di individui che perseveravano nel praticarla in gruppo, pur non potendo. Probabilmente, ogni Comune avrebbe dovuto prendere provvedimenti ad hoc nel proprio interesse, in considerazione del fatto che il sovraffollamento delle strade dovuto a coloro che praticano jogging/running non è lo stesso dappertutto.

9) Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Nessuna. Ho solo qualche incertezza.

10) Qual è la prima cosa che farai quando riacquisteremo la libertà?
Che domanda! Mi fionderò in strada a correre.