Campionessa d'Italia

CASSINO – Ci sono giornate brutte e giornate belle. Poi ci sono quelle perfette! Ieri Eleonora Dominici ha vissuto la sua giornata perfetta, fregiandosi del titolo di campionessa italiana dei 20 km di marcia.

Il suo primo tricolore dopo i quattro ottenuti nelle categorie giovanili. Ma l’atleta di Olevano Romano non si è accontentata della semplice vittoria. Come fosse in una partita di poker è andata all-in e ha fatto saltare il banco!

Eleonora ha condotto una gara mostruosa fermando il cronometro su 1h30:35, che, tradotto per i non addetti ai lavori, significa il pass per i Mondiali di Doha nonché il tempo minimo per le Olimpiadi di Tokyo!

«Cazzuta al punto giusto. È la frase che mi sono ripetuta mentalmente durante la gara – queste le prime parole della neocampionessa italiana – ho messo tutta la forza e la cattiveria che avevo dentro. Volevo vivere un emozione unica».

E altroché se c’è riuscita! Trascinando in un turbinio di commozione tutti i suoi sostenitori.

Eleonora Dominici partiva con i favori del pronostico, vista la concomitante assenza di Palmisano, Giorgi e Trapletti. Ma la storia insegna che spesso chi entra Papa esce cardinale, soprattutto in uno sport come la marcia dove la scure della squalifica è sempre dietro l’angolo.

La 23enne olevanese è stata brava a lasciarsi alle spalle i fantasmi di alcune gare condizionate dalle decisioni dei giudici e a imporre la sua marcia elegante e potente.

Si è scrollata di dosso i brutti pensieri e ha mollato le gambe, demolendo il suo primato di quasi tre minuti. Si tratta del season best italiano e della quinta prestazione europea dell’anno.

Una gara impeccabile, condotta in progressione senza mai perdere di vista l’obiettivo. E alla fine quel candido sorriso stampato sul suo volto è stato il premio più bello.

«Vincere il mio primo titolo italiano assoluto, il Trofeo Annarita Sidoti e fare il minimo per i Mondiali e le Olimpiadi è stato qualcosa di magico – ha dichiarato raggiante a margine dei festeggiamenti – Ho i brividi. Mai dimenticherò questa gara».

Neanche noi la dimenticheremo. Neanche noi.