Da inguaribile romantica quale sono, qualche giorno fa ho finito di leggere “Le pagine della nostra vita”, un bellissimo romanzo di Nicholas Sparks.
Racconta di una storia d’amore bellissima, piena di passione, di vita, di sacrificio tra due giovani ragazzi che, prima persi e poi ritrovati, hanno trascorso il resto dei loro giorni l’uno al fianco dell’altra.
Al volgere della loro giovinezza, lei scopre di avere l’Alzheimer. In una forma ancora embrionale, ma che di lì a poco sarebbe degenerata. Allora per ricordare l’amato marito e la loro meravigliosa vita insieme, comincia a scrivere stralci di sensazioni ed emozioni legate al loro matrimonio. Per non perderle mai e per rileggerle quando la mente sarebbe stata ormai troppo stanca per recuperare tutto.
Mi ha fatto tanto riflettere questa storia. Non soltanto per l’intensità dei sentimenti descritti, ma anche per la paura che ha destato in me il pensiero di perdere i ricordi.
Io sono una donna molto legata al passato, una nostalgica per natura, che si guarda più indietro che avanti. Penso che ciò che abbiamo lasciato alle nostre spalle, in fondo, è sempre meglio di ciò che verrà. Forse solo perché sappiamo di cosa si tratta.
Vivo nel costante ricordo della mia infanzia, dei cartoni animati che vedevo con mia madre, del pane e olio a casa di mia nonna la domenica per merenda, dell’adolescenza tormentata dai brufoli e da qualche chilo di troppo, e ancora le lacrime al concerto dei Take That, i batticuori, le guance rosse, i primi baci… Perdere tutto questo mi farebbe impazzire. Farebbe di noi un libro senza pagine, un arcobaleno per un daltonico.
Il nostro destino (per fortuna) non possiamo conoscerlo. Allora viviamo al massimo le nostre emozioni, belle o brutte che siano; facciamolo per imprimerle nel nostro cuore prima ancora che nella mente. Perché se un giorno questa smetterà di ricordare, il cuore non smetterà mai di battere quando è felice…
Alessia Pavoni
Ultimamente mi capita di leggere, ascoltare frasi, definizioni o articoli...
Cosa si intende per svincolo dalle figure genitoriali? Nello sviluppo di...
Quando si parla di “terapeutico” si pensa sempre a un lettino...
La pandemia ci ha lasciato tanti strascichi, tra cui un nuovo modo di...