Anche se a volte nei miei articoli spazio molto su argomenti d’attualità, socio-culturali o semplicemente di psicologia clinica, non dimentico che questa rubrica è inserita in un contesto puramente sportivo.
Allora cari lettori, oggi voglio affrontare il tema del dolore fisico, che molto spesso è un motivo invalidante per uno sportivo. Il dolore fisico può avere tantissime cause e altrettanti rimedi. Il suo insorgere, per chi è abituato a fare regolarmente attività fisica, può avere conseguenze a volte devastanti.
Quando ciò accade, vuol dire che il dolore dal fisico è passato alla mente. E una mente dolorante e affaticata fa trascinare il corpo che manovra. Ciò che ci fa male e ci penalizza nasce sempre prima da dentro, dalla nostra testa, dal nostro cuore, prendendo poi forma nel nostro corpo.
La psicosomatica ce lo insegna da tanti anni: quello che accade fuori è sempre il risultato finale di ciò che è accaduto dentro.
Moltissimi sportivi, infatti, hanno smesso di praticare la propria disciplina, anche dopo aver superato il problema fisico in cui erano incorsi.
La maggior parte delle volte lo fanno solo perché la testa chiede di tutelarsi dalla “paura della ricaduta”, della frustrazione di ricominciare col rischio di dover smettere di nuovo, di non ottenere un livello di prestazione come quello del passato.
Allora si pensa di non avere più la condizione fisica di una volta, quando invece non si ha più l’approccio mentale di una volta: la paura prende il sopravvento, prevale il senso della sconfitta, della vulnerabilità e dell’attaccabilità.
Quando ciò si verifica, bisogna smettere di pensare a cosa capita al corpo, cercando di capire cosa invece accade nella testa. Occorre che sia proprio quest’ultima a superare la soglia che la incastra in un malessere continuo e cronico e che le inficia ogni azione o stimolo.
Curiamo i nostri pensieri come fossero i nostri muscoli più pregiati, e le nostre emozioni come i legamenti che tengono in piedi il tutto. Ciò non significa che otterremo l’infallibilità, ma troveremo il modo per andare avanti con serenità preservando la nostra autostima.
Alessia Pavoni
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