Alla fine degli anni ’50 lo psicologo statunitense Harry Harlow fece un esperimento molto interessante che ben esemplifica quanto scritto in tutti i miei articoli della rubrica “Testa o Cuore”.
Harlow mise un cucciolo di scimmia attaccato a un biberon con del latte datogli da una riproduzione in ferro di scimmia adulta. Poi mise lo stesso cucciolo accanto ad una riproduzione di scimmia adulta ricoperta di gommapiuma, ma in assenza di biberon.
Bene, dopo ripetuti tentativi, la piccola scimmia, rispondeva sempre allo stesso modo: preferiva ritornare dalla scimmia di gommapiuma. Questo ha prodotto e confermato un risultato molto importante: la cura e il calore vengono preferiti al nutrimento.
L’esperimento si sposa benissimo con tutti gli studi successivi che hanno avvalorato l’importanza dell’amore, della condivisione, della comprensione, prima ancora che del nutrimento, nella vita di ogni essere vivente.
Tutto questo appartiene al filone che da sempre ho scelto di abbracciare, vale a dire come le emozioni ci facciano scorrere vita dentro molto più di ciò che mangiamo. Da qui ritorna il motto che amo citare spesso: “Le emozioni nel piatto”.
Occupandomi di psicologia del comportamento alimentare, amo definire in questo modo l’importanza del nostro benessere fisico in relazione a quello psicologico. Per questo curare la nostra vita vivendo della cura di chi ci sta intorno, è la nostra dieta più importante.
Nutriamoci di questa.
Alessia Pavoni
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