È strana la filosofia del podista:
vuole gareggiare, ma poi gli fa fatica scendere in pista.
E prima di ogni gara, fiutando la malaparata,
racconta ai suoi compagni la sciagura che gli è capitata.
Ecco che, come un bravissimo Pinocchio,
con tutti lamenta un dolorosissimo male al ginocchio;
e ridotto ormai a uno straccio,
racconta i crampi che han colpito il suo polpaccio.
Però, quasi per miracolo, prima di finire nella bara,
tutto pimpante va a ritirare il pacco gara.
C’è poi quello che più adoro,
il podista che gareggia solo per l’area ristoro;
Lì ci fa la spesa per tutto l’anno,
tra un accenno di corsa e il lamento di un malanno.
L’indomani, però, è già in strada per un nuovo allenamento,
sembra essere acqua passata ogni impedimento.
Allora ricomincia con il solito tedio,
di chilometri, ripetute e ritmo medio.
Alla fine, però, non conta il movente,
basta solo che si diverta la gente!
Che si corra con voglia e che si corra pure senza,
questo è lo sport che non accetta violenza!
E non importa quanto lontano andiate,
il bello, alla fine, è farsi quattro risate.
Bene, io mi congedo,
e prima che l'ennesimo podista si sfasci,
permettiate che questi versi a voi io lasci.
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